Lo ammetto, a volte preferirei ricevere un calcio nelle palle piuttosto che ascoltare le demo. Non si tratta di semplice snobbismo, credetemi. Ma non è colpa mia se – sfido chiunque a darmi torto su questo punto – il 99% delle autoproduzioni delle “band emergenti” italiane sono praticamente inascoltabili, povere di idee, prive di personalità o semplicemente “brutte” (ho delle opinioni particolarmente “reazionarie” sulla rivoluzione digitale che ha reso la registrazione di un cd alla portata ormai di tutti, ma non ne parlerò qui ed ora).
Capita quindi di rimanere piacevolmente colpiti quando ci si imbatte in uno di quei cd che fanno parte del prezioso 1% di demo interessanti. E’ il caso del lavoro della giovane cantautrice salernitana Denise: un dischetto di canzoni acerbe ma straordinariamente affascinanti.
La sua voce si muove timida e un po’ insicura – ma dolcissima, quasi fanciullesca – tra le strutture elettroniche (non particolarmente irresistibili, in verità) di “Plenoptic grind”, per poi rapire l’ascoltatore in una bellissima, intensa cover di “It’s too late” di Carole King, con un arrangiamento in cui la voce, delicata come un soffio, è accompagnata solo da chitarra acustica ed effetti, riuscendo a interpretare in pieno il mood malinconico del pezzo originale (“…something inside has died and I can’t hide and I just can’t fake it…”).
La simpatica “Bonjour Bonsoir”, cantata in francese, è stranita, quasi surreale. Con una chitarra dai toni bluesy e programmazioni elettroniche un po’ irritanti (non ci sarebbe stata meglio una batteria “vera”?). “Look for me” è poco più di un bozzetto in bassa fedeltà, che evidenzia una scrittura tentennante e idee poco chiare. Nella bella “Something somewhere”, la voce è accompagnata da un pianoforte e una splendida tromba, che delineano paesaggi jazzy notturni e dilatati in cui perdersi è un vero piacere.
Nel complesso: un cd raffinato, che evidenzia gusto e talento non indifferenti, soprattutto se consideriamo l’inesperienza dell’autrice. Certo un po’ di sicurezza in più non guasterebbe. Ma quella arriverà col tempo, qui siamo solo all’inizio. E che inizio!
Autore: Daniele Lama – daniele@freakout-online.com