Nu-jazz? Sembrerebbe una faccenda tutta Compost, Stereo Deluxe e label affini (parliamo di roba effettivamente suonata, non di giochini a campionatore e giradischi), ma qualcosa ci scappa anche fuori dai teutonici confini, e, possibilmente, entro i nostri.
La “x” viene così sostituita dai Faze Liquide: Nico Menci (piano), Nicola Negrini (basso) e Alessandro Meroli (flauto e sax). Cui si aggiunge una nutrita schiera di musicisti (quindi strumenti) e, per il remix della title-track, DJ Volcov (all’anagrafe Enrico Neroli), uno che con la Compost ci bazzica concretamente, tanto per dire.
Così accade che tale remix vada a configurarsi come un breakbeat-jazz con evidenti contaminazioni di elementi sintetici, laddove ‘Presuncao’, da buon titolo lusofono, richiama i colori e la solarità del Brasil bossanovistico (e anche lo spettro di stucchevoli cloni deutsch-bossa alla Trio Electrico, gli ultimi del genere in cui mi sia imbattuto ormai due anni or sono – ma è una sensazione che dura, per fortuna, molto poco), mentre ‘Kirkness’ affonda le sue vibes nel big-band sax-driven jazz dei decenni 50 e 60. Quanto scommettiamo che dal vivo si ascoltano e si ballano da star più che contenti? A risentirci per l’ellepì.
Autore: Roberto Villani