Eh si, avete letto bene: “Blue Note”. Etichetta per cui potremmo stare ore a dispensare aggettivi.
Non lo faremo, state tranquilli: c’è da parlare piuttosto del lavoro di un musicista (avanti, chi ha il coraggio di chiamarlo ancora “dj”, ora?) tra i più raffinati in circolazione al momento, nella Penisola ma non solo. Abbandonati (temporaneamente?) i territori nu-jazz, lounge ed electro-bossa, Conte si cimenta ora nell’ambizioso progetto di mettersi alla testa di una vera jazz band.
In “Other Directions” Nicola è autore (delle musiche e dei testi), chitarrista e produttore. Coadiuvato da musicisti come Gianluca Petrella (trombone), Daniele Scannapieco (sax tenore), Fabrizio Bosso (tromba, flugelhorn), Pietro Lussu (pianoforte), Pietro Ciancaglini (contrabbasso), Lorenzo Tucci (batteria), Nicola Stilo (flauto) e Pierpaolo Bisogno (bonghi, vibrafono), e dalle splendide voci di Cristina Zavalloni, Bembe Segue, Lucia Minetti e Lisa Bassenge, il musicista barese ci regala un’ora abbondante di jazz elegante e dal sapore decisamente retrò, swingante più che mai e ricco di coloriture soul.
Un disco morbido e mai sopra le righe, sensuale ed elegantissimo, sospeso tra atmosfere da cocktail party anni ’60 e Miles Davis, tra Horace Silver e la bossa nova cinematica dei maestri italiani dell’epoca (parliamo sempre dei 60’s, che per Conte sono una passione mai celata). Il vestito scuro è d’obbligo. Astenersi modaioli.
Autore: Daniele Lama