Forse questo disco farà storcere il naso degli amanti del rap minimale e hard-core italiano, tuttavia ha un grande pregio, quello proprio di andare controcorrente rispetto ai canoni troppo spesso stereotipati della musica hip hop nostrana.
Musicalmente molto vario, a tratti addirittura swing e jazz, con buonissimi arrangiamenti e beat curati da Maurizio Pagano.
Liriche scritte da Fabio Jamax , che in tanti già conosceranno per essere uno dei pionieri del rap toscano, concepite come piccole storielle in rima divertenti, ironiche, spessissimo sopra le righe.
Citazioni riuscite , un omaggio a Roberto Benigni( Buongiorno principessa) e ad “Amici miei”(Padre mio), e ancora una riuscitissima rivisitazione di un vecchio brano di Donatella Rettore nel brano “Franco” e di Rita Pavone in “Il torcione”.
Sicuramente c’è molta Toscana in tutto il disco, e i toscani (appunto) si servono delle loro radici per creare atmosfere leggere, semplici, godereccie, goliardiche, scanzonate.
Molti i brani che vi faranno sorridere “Orfani di Bearzot” (uno dei pezzi migliori del disco), “Guarda che puppe a pera”, “Un maledetto ¼ d’ora.
Un disco che sembra aprire nuove strade sia per quanto riguarda le produzione che per le liriche;
divertentissimi ed assolutamente impedibili i loro showcase in giro per l’Italia
Etichetta: Videoradio
Autore: Gianluca Vitiello