Come Jack Frusciante e Raiss, anche lui è uscito dal gruppo. Lui è Luca Morino, il gruppo i Mau Mau (visti diversi anni fa ad una festa de l’Unità: vivacemente folk). Stavolta si propone associandosi con Matteo Curallo (chitarra, basso, programming), nascondendosi – ma solo in parte, v. la copertina – dietro la soglia “mistic turistic”. Che, accoppiata al titolo dell’album, ne svela pregi e difetti; che poi sono quelli di un qualsiasi concept, ovvero o sei un genio, o il tutto non regge.
Ed infatti il CD è immaginato come una lunga serie di episodi di vita vissuta ai quattro angoli del mondo, dal Giappone al Sud America, raccontati in prima persona con uno stile vicino a quello di Jack Folla. Si tratta, peraltro, di brani estratti dall’omonimo volume, edito per Mondatori lo scorso anno, nel quale sono raccolti i monologhi turistici di Luca, pubblicati a puntate su un quotidiano, rendendo così il cantante/autore uno dei primi a sperimentare in Italia un genere molto frequentato oltreoceano, ovvero il reading. Si va dalla descrizione di un mercato del pesce a Tokyo (che mi ha fatto venire voglia di diventare vegetariano, provare per credere) ad un incontro-scontro con un poliziotto piuttosto scortese, ad una processione liturgica in Messico.
Il tutto scandito dalla voce di Luca, al di sotto della quale scorre il flusso sonoro creato dai due Mistic Turistic, fatto di jungle, hip hop, folk, house, elettronica e paesaggi digitali assortiti.
Sfugge alla regola solo ‘Moleskine Ballads’, unico pezzo che riveste la forma canzone, a metà fra reggae, dub e Mau Mau sound. Ora, un punto a vantaggio dell’album è la indubbia capacità del suo autore, immagino anche su carta, di trasmettere una sensazione nitida di fisicità, quasi impressionistica; bilanciata, però, da quella altrettanto netta sensazione che mi prende quando chiudo un buon libro, ovvero la certezza di riaprirlo, anche se non a breve, solo per rileggerne qualche passaggio.
In definitiva, un disco coraggioso perché di non facile collocazione: non è prosa, non è (solo) musica. Difficile ascoltarlo, però, senza avere voglia di partire.
Autore: Andrea Romito