Come si può non amare Bianco? In un panorama musicale popolato da cantautori alla Dente, Vasco Brondi e affini, Alberto Bianco, altrimenti detto Bianco, è in assoluto il migliore del gruppo.
Attenzione, però, perché in realtà ci muoviamo su tutt’altri binari rispetto ai de colleghi citati in precedenza: la musica di Bianco è più melodica, meno arrabbiata, con un attitudine più allegra anche se non meno ragionata.
Dopo la pubblicazione di Nostalgina del 2011 il torinese torna con un nuovo lavoro sempre per la Inri, etichetta di Dade dei Linea77.
QI brani del nuovo album fanno pensare più a un Max Gazzè degli esordi, anche se paragonarlo a qualcuno non è molto semplice fortunatamente, oserei dire.
Il suo nuovo album “Storia del futuro” si fregia innanzi tutto di illustri collaboratori, come Gionata Minai del Teatro degli Orrori, Mr.T-Bone già Africa Unite e Blubeaters e Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, il che conferisce le basi per un lavoro di tutto rispetto. E infatti i brani non tradiscono le aspettative: a partire da “La notte porta conigli”, proseguendo poi con “Il bosco dell’amore” fino a “JPG”, senza contare proprio “La solitudine perché c’è”, il singolo a cui partecipa proprio Cerasuolo.
Liriche e melodie tra onirico e assurdo, che fanno sorridere ma anche pensare, creano un disco che si fa ascoltare con grande piacere, lasciandosi curare dalla dolce voce di Bianco, anche quando canta che “ilpeso sulle spalle continua ad aumentare”.
Insomma, disco e autore promossi a pienissimi voti ora speriamo che anche Sanremo Giovani si accorga di lui, infatti Alberto è in lizza per accedere al famoso festival della canzone italiana.
Autore: Veronica S. Valli