Della serie, a volte ritornano. Correva l’anno 2006 quando sulle varie emittenti televisive musicali spopolava il video “Tu mi fai star male”, pop-rock ben costruito, orecchiabile ma non troppo mainstream, in grado di piacere agli snob ma di farsi ascoltare anche dalle orecchie meno raffinate.
La canzone era della band dal curioso nome di Grandi Animali Marini (GAM per i fans), composta da quattro trentenni milanesi, che conobbe un discreto successo, tanto da approdare nel 2007 a Sanremo col brano “Napoleone Azzurro”, per nulla apprezzato dalla critica festivaliera, ça va sans dire, e da partecipare, sempre nello stesso anno, alla colonna sonora del film “Lezioni di Cioccolato”. Poi, l’oblio.
Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, sono tantissime le brave band che si perdono per strada senza lasciare traccia. Il punto è che i ragazzi sono tornati, in versione riveduta e corretta, probabilmente per restare.
Anche se sono passati diversi anni, non hanno abbandonato l’allure pseudo indie, che forse ora non va più troppo di moda come un tempo, mentre si sono lasciati alle spalle le sonorità più dure e rock’n’roll per qualcosa di più melodico e raffinato.
Il disco si chiama “Sulla cresta dell’Ombra”, titolo in cui si legge forse una sottile ironia sul loro passato successo, ed è stato anticipato nel 2011 dal singolo “Piove nei tuoi occhi”, passato un po’ inosservato.
In realtà è strano che abbiano puntato proprio su questo brano, quando nella tracklist spuntano pezzi assai migliori, come “Non Sento Niente”, la ballad “Insospettabile” e “Io non ce la farò”, che si fregia di un pregevole riff di chitarra.
Dal punto di vista tecnico, nulla da eccepire. I GAM fanno il loro dovere e lo fanno anche bene, esattamente come lo facevano nel 2006, ne è la riprova quest’album assolutamente piacevole da ascoltare.
Nella speranza che per un nuovo disco non ci facciano aspettare altri 6 anni.
Autore: Veronica S. Valli