I Riverboat Gamblers non sono più quella bestia punk’n’roll digrignante dei primi album, che attaccava e picchiava forte lasciandoti senza fiato, a terra, in un mucchietto di ossa. Hanno provato ad affermarlo con il precedente Underneath The Owl (2009), facendo storcere il naso ai più con una fiacca vena punk melodica. Tornano a ribadirlo con questo The Wolf You Feed, suonando stavolta decisamente più credibili.
Il “lupo che nutri” è un animale imprevedibile che sa mutare pelle e passo senza darti la possibilità di organizzare la difesa. Che sa muoversi con sicurezza tra vecchi sentieri hi-energy punk’n’roll (l’iniziale Good Veins) arricchendoli all’occorrenza di qualche tinta hard-rock (Bite My Tongue e Soliloquy). Ma sa anche intraprendere nuovi percorsi, incontrando il grunge-soul degli Afghan Whigs al quale i nostri iniettano dosi di energia hard-punk (la bellissima Comedians) e partorendo un ballatone hard-blues sporco e ubriaco di pregevole fattura (Gallows Bird).
C’è anche qualche momento un po’ più fiacco (Loser Neck) ma l’impressione generale è che il lupo sia stato nutrito a dovere e abbia ripreso a correre e attaccare come un tempo. Con un altro passo, certo, ma con la stessa convinzione.
Autore: Leonardo “kaosleo” Annulli