Fa piacere ri-ascoltare un disco registrato da Fabio Magistrali, fonico che ultimamente è diventato talmente selettivo da registrare soltanto gruppi che veramente lo appassionano, ed è il caso del nuovo album Taras Bul’ba che raggiungo la quarta release per la Wallace records di Mirko Spino.
Il nuovo lavoro dei milanesi ha molto da dire grazie ad una completezza nei suoni grazie la quale il trio dimostra di saper spaziare in qualunque genere in ambito rock, senza soluzione di continuità e con grande professionalità e leggerezza.
In “Amur” sono presenti molti elementi contradditori e apparentemente schizofrenici, ma che sono ben amalgamati.
L’approccio jazz-prog riesce a sposarsi con il noise-punk o con la psichedelia. La base di partenza è un funk che sostiene tutti gli otto brani su cui poi il trio si districa tra momenti di intensità noise/math, psichedelia e chitarre shellacchiane.
In questi quarantatre minuti i TB dimostrano di avere un amore viscerale e totale per la musica. Approccio che condividiamo in pieno!
Autore: Vittorio Lannutti