Ammettiamolo, in epoca di revival come questa l’idea del cantautore pugliese Fabio Milella è simpatica ma non troppo originale. Il suo disco “ElettrOttanta” ripropone infatti brani storici degli anni Ottanta rivisitati un po’ in chiave elettronica in modo da modernizzarli e renderli più attuale anche ai giorni nostri, in cui i suoni al synth sembrano farla da padrone (ma non sempre, per fortuna).
Per farvela breve, nulla di nuovo all’orizzonte, anche se alcuni pezzi risultano anche migliorati e il disco, nel suo complesso, si fa ascoltare con piacere a meno che non detestiate quel decennio e quanto fu prodotto all’epoca al livello discografico.
Nella tracklist ci sono nove cover ed un solo brano originale di Milella, sempre in stile che ammicca agli anni Ottanta, come c’era da immaginare, “Dolce Stella Blu” piuttosto orecchiabile ma non da ricordare (il ragazzo si impegna ma può fare di più!).
E poi, vai coi classici: “La notte vola”, per ballare come faceva la giovane Lorella Cuccarini, l’altro storico danzereccio-televisivo “Cicale”, “L’estate sta finendo”, “Che Fico!” di Pippo Franco (Pippo Franco!) e addirittura “Cacao Meravigliao”, il pezzo forse più riuscito di tutto quanto il disco.
Non ci sono grandi commenti da fare su questo “ElettrOttanta”, che di certo farà felici i nostalgici del genere e lascerà indifferenti i meno simpatizzanti.
Su Fabio Milella, invece, rimando il giudizio a quando farà un disco con tutta roba sua, dalla A alla Z.
Autore: Veronica S. Valli