La loro storia forse potrà non essere originale. Tante volte abbiamo sentito di un gruppo di ragazzi che si incontrano al liceo o all’università e decidono di mettere su una cover band per suonare nei bar. Ma solo pochi riescono a metter su un debutto talmente solido da far saltare tutti dalle sedie. E’ quello che è accaduto agli Alabama Shakes ovvero un quartetto di ragazzi poco più che adolescenti da Athens, Alabama: Brittany Howard, Heath Fogg, Zac Cockrell e Steve Johnson.
La band è stata notata lo scorso anno da Patterson Hood dei Drive By Truckers che li ha subito ingaggiati per aprire i loro concerti. A settembre i quattro hanno pubblicato un EP. A novembre hanno firmato con la Rough Trade Records.
Nel febbraio di quest’anno è uscito il loro primo singolo Hold on, cui è seguito a Marzo la partecipazione al SXSW ad Austin, dove la band è stata acclamata come una delle nuove promesse della scena indie. Subito dopo sono finiti sotto l’ala protettiva di Jack White che già progetta per questo 2012 di portarseli in tour. E infine dulcis in fondo arriva Boys & Girls il loro debutto che è come una scossa elettrica.
Ogni brano è perfetto, una musica viscerale fatta di sudore e lacrime, passione e il fuoco, tutta giocata sul recupero dello spirito del R&B, del soul e del southern rock riletti con libertà e spontaneità ma in una chiave grezza e garagista.
Ascoltate Hold On e I Found You sono gospel venati di rock‘n’roll come solo il Sud è in grado di produrre, ma smanettando su youtube potreste anche imbattervi nella superba versione di How Many More Times dei Led Zeppelin. Ma è la vocalist Brittany Howard a stupire. Stupisce la sua capacità di liberare nel canto una sensibilità tale che il confronto con personaggi come Tina Turner, Aretha Franklin e Janis Joplin per una volta non sembra una blasfemia. La sua voce pare carta vetrata pronta a graffiarti l’anima e in fin dei conti il modo in cui canta è importante quanto ciò che canta. Prendete Be Mine. Dopo una serie di fraseggi di chitarra blues, si sente quella voce, la voce di Brittany che inizia dolce e scura: < <If they wanna fight/They done started fuckin’ with the wrong heart/They got another thing comin’>>.
Sembra quasi di ascoltare le Staples Singers nel loro momento di massimo splendore e mentre il brano sta per arrivare alla fine la band accelera, e tra il caos delle chitarre e della batteria, le sue parole si dissolvono in un urlo liberatorio.
Gli Alabama Shakes sono come una ventata di aria fresca, un’alternativa alla musica alternativa. Dovremmo sempre avere un gruppo come questo da qualche parte nel nostro orizzonte a ricordarci, come un vecchio jukebox pieno di successi a lungo trascurati, la bellezza della musica americana. Forse a voi interesserà poco ma io ho deciso che con Brittany Howard passerò la primavera.
Autore: Alfredo Amodeo