Il tredicesimo disco di Teresa De Sio prosegue il percorso di approfondimento delle radici della musica e della cultura popolare napoletana iniziato negli anni 70, con 12 brani che tuttavia contengono diverse sorprese, specialmente per i rifacimenti di alcune canzoni di altri artisti – su tutti la cover di ‘Inno Nazionale’ di Luca Carboni, velocizzata e sostenuta dalla chitarra elettrica di Max Rosati, brano evidentemente molto attuale in questo momento storico, poi ‘Na Strada miezzo’o Mare’, riuscito rifacimento in dialetto napoletano di Crêuza de Mä’ dell’amico Fabrizio De Andrè, e soprattutto l’entusiasmante ‘Scioscia Popolo’, accreditata ad Eduardo De Filippo e Domenico Modugno – e in ogni caso mantenendo sempre una forma snella e pop(olare), che la De Sio condivide ad esempio con le produzioni di Eugenio Bennato.
Il disco si apre col brano omonimo ‘Tutto Cambia’ – musiche di Julio Numhauser, testo italiano della De Sio ed i ringraziamenti per le idee a Michele Santoro nelle note di copertina, e poi le due composizioni migliori della De Sio a questo giro: la passionale ‘Non Dormo mai tutta la Notte’, arricchita dal violino della fida Her e dalla tammorra di Upapadia, e l’interessante e fiabesca ‘L’Amore Assoluto’, supportato dallo GnuQuartet agli archi; ‘Basso Impero’, in italiano, è un brano politico, lanciato dalla registrazione di un formidabile e lucido discorso di don Andrea Gallo sullo stato capovolto dei valori nella nostra società civile, e così si chiude virtualmente la prima parte del disco, e comincia l’immersione nei brani più folcloristici: 6 canzoni consecutive in dialetto napoletano, tra melodia, chitarra battente e tammurriata; spicca ‘Brigantessa’, candidata al premio Amnesty Italia 2012 – premio per la canzone sociale – in lizza con ‘Io Canto’ di Jovanotti, ‘Non è un Film’ di Fiorella Mannoia e Frankie Hi-Nrg, ‘Un Paese Cortigiano’ dei Bandabardò, ‘Non siete stato Voi’ di Caparezza e ‘La Donna di Plastica’ di Simona Molinari.
La cover di ‘Lu Brigante’ di Domenico Modugno, che ricorda le notturne ballate di Matteo Salvatore, è un altro buon momento, così come ‘Canta cu Me’, a firma Teresa De Sio, sottilmente politica, che spinge i giovani ad attivarsi nella società, e in cui emerge come la particolarissima ed espressiva voce della cantante napoletana sia la sua marcia in più; gran finale, come anticipavamo più in alto, con l’ormai classica ‘Scioscia Popolo’, ultimamente entrata anche nel repertorio live di Raiz.
Un disco senz’altro riuscito, prodotto con passione fuori dal giro major, destinato a stare in evidenza nel settore folk mediterraneo, ma anche tra le produzioni pop italiane dell’anno.
Autore: Fausto Turi