Sono dieci anni che questo power trio è in circolazione, dieci anni durante i quali ha prodotto due Ep e passato dall’idioma inglese a quello italiano, dal sound noise a quello grunge.
“Serpenti sul tavolo” è il primo full-lenght nel quale i bergamaschi dimostrano di aver appreso efficacemente la lezione del miglior rock italiano mettendola a frutto sfornando un prodotto orecchiabile e di ottima qualità.
Certo qualche difetto ce l’ha, come i richiami troppo evidenti agli Afterhours, presenti un po’ in tutto il disco, in particolare in “Periodi ipotetici”.
L’influenza della band di Manuel Agnelli emerge nel sound delle chitarre distorte contrapposte al cantato melodico, tuttavia, il disco si ascolta con piacere facendo emergegere doti di originalità. L’influenza del grunge è rimasta ed è intrigante l’omaggio che il trio ha fatto all’asse Nirvana-Soundgarden nella seconda parte della lunga “Yesterday”, tra l’altro unico episodio in inglese. Aspetto positivo del disco è la capacità di scrivere ottime ballate, non è facile cimentarsi con queste partiture ma ci riescono bene rendendole poi aggressive con massicce dosi di noise senza snaturare le melodie lasciando l’ascoltatore coinvolto.
Autore: Vittorio Lannutti