E riecco i cari vecchi Punkreas, un nome una garanzia. Si sono fatti attendere parecchio (l’ultimo album risale al 2008) ma ne è valsa la pena, perché questo nuovo “Noblesse Oblige” ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori dischi italiani dell’anno. D’altronde, parafrasando il titolo, la nobiltà della band li obbliga a rispettare standard di un certo livello, cosa non facile al giorno d’oggi ma loro riescono sempre a non tradire il loro spirito punkettone, pur aprendosi a nuove sperimentazioni.
In quest’album spicca soprattutto la collaborazione coi fiati dei BlueBeaters nei pezzi “Aperitivo” e “La fine del mondo”, immancabilmente dedicato a questo 2012. Qualcuno potrà storcere il naso difronte a questo ensemble, invece il risultato è di tutto rispetto, sicuramente particolare ma che non deluderà assolutamente i fan.
Altra collaborazione illustre è quella con Luca “Zulu” Persico dei 99Posse, che presta la propria voce al brano “Polenta e Kebab”, in cui i Punkreas si schierano apertamente contro la Lega e ogni razzismo di sorta.
Probabilmente questa è la canzone più riuscita dell’album: al primo ascolto fa sorridere ma al secondo fa riflettere sulla sua tragica veridicità, ascoltare per credere. Insomma, ottima prova per questi “ragazzi”, perché i Punkreas sono dei sempreverdi e non c’è alcun appunto da fare ma soltanto un augurio, quello di continuare sempre così, per ancora tanto tempo.
Autore: Veronica S. Valli