Il sacro fuoco del rock più duro ed abrasivo è ancora vivo nell’anima di Agatha, ex trio che è diventato un duo che ha perso la chitarra ma non la carica aggressiva e lancinante. In “Goatness” il duo-bellico accentua l’aggressività già notevolmente espressa nel precedente “Getting dressed fot a death metal party”.
Spaziando dal metal –sludge (“Mosh training”) al punk di “Punk explained to my mother”, nella quale il duo passa dalla fusione tra metal e punk all’harcore fino all’oi, passando per il grunge di “For whom the alarm tolls” nel quale sembra che i Soundgarden tentino di imitare i Sepultura.
In mezz’ora Agatha attraversa tutti i generi estremi sferzando noises che sono come calci nei denti ma con cambi di ritmo che rendono i brani più inquietanti di come sono, basta citare Autumn ((O)); esprimono la giusta dose di cattiveria in “Slayer vs Morrissey” e caricano di math-noise il povero ascoltatore con i fraseggi azzeccati di “Take care of my carogna”.
In conclusione solo il titolo dell’album basta a terrorizzare chi ha cattive intenzioni con queste due ragazze.
Autore: Vittorio Lannutti