Con “La carovana” i ferraresi 12 corde pubblicano il loro secondo disco, dopo l’esordio del 2007 dal titolo “Il viaggio”.
Il quartetto romagnolo, cresciuto all’ombra di gruppi quali Modena City Ramblers, Bandabardò e Gang, si rifà al mondo buskers, degli hobos e del folk irlandese, con testi che richiamano le lotte sociali, l’identità politico-culturale ma quasi sempre con ritmi frizzanti e pulsanti, irresistibili e molto ballabili.
Già la batteria sincopata della title-track ci introduce in un mondo fatto di violini, fisarmoniche e chitarre acustiche, una carovana fatta di allegri girovaghi.
In “Selta so” i ferraresi riprendono il folk italiano a tutto tondo, perché vi sono presenti elementi sia della tradizione romagnola, sia di quella del Sud Italia.
E’ intrigante l’intro blues di “Al top”, brano cantato in dialetto emiliano, invece coinvolge in un ballo forsennato, la traccia “Il matrimonio di Clochard”.
Le tendenze sinistroidi dei 12 corde emergono nella rocambolesca “Guardie e ladri”, nella ballata “La tua rivoluzione” e in “Per Claudio Varalli”, dedicata all’omonimo compagno ucciso a Milano dai fascisti del Fuan durante gli anni di piombo.
Poetica e rilassata risulta “L’addestratore di rondini”, mentre “Buonanotte” non nasconde una profonda malinconia.
Autore: Vittorio Lannutti