Provano a graffiare, ma non riescono neanche a farsi percepire i Bodyntime, che esordiscono con questo disco, vacuo e privo di una struttura. Le intenzioni e le buone idee ci sono con il rock’n’roll venato di sprazzi grunge e hard, con guizzi epici, ma il risultato è più che deludente.
I brani alla fine risultano indefiniti e senza meta e non si capisce dove vogliono andare a parare. Le chitarre spesso sono di buona fattura, ma la parte melodica è quella che difetta maggiormente, privando così i brani di un minimo di mordente.
Speriamo che nel prossimo disco il quartetto di Treviso riesca a trovare una loro strada e se originale ancora meglio.
Autore: Vittorio Lannutti