Ci sono alcuni dischi che hanno il potere di metterci di buon umore. Canzoni che ci trasmettono la sensazione dell’estate, quel senso di rilassatezza che si prova crogiolandosi al sole sulla spiaggia, il piacere di una passeggiata al tramonto sulla riva del mare.
In Light dei Givers è questo il tipo di musica e ce se siamo innamorati in un modo quasi fanciullesco.
I Givers sono cinque ragazzi di Lafayette, Louisiana, che si sono incontrati presso l’Università di New Orleans e hanno suonato in gruppi cajun e zydeco. La loro musica è tutta una sorpresa, un impasto esuberante di ritmi che sembrano coprire tanti angoli del mondo: surf-rock, funk, soul, ska ma soprattutto afro-beat.
Tiffany Lamson (voce, percussioni), Taylor Guarisco (voce, chitarra), Kirby Campbell (batteria, voce), Josh LeBlanc (basso), Nick Stephan (flauto, sax, tastiera) hanno pubblicato nel 2009 un EP omonimo e sono stati in tour con i Dirty Projectors, un’altra band che guarda in questa direzione, seppur in una forma più rarefatta.
In Light è il loro album d’esordio e la loro musica sembra fluire così naturalmente unendo il vigore giovanile ad sorprendente maturità. Naturalmente la loro visione della musica ha sollevato inevitabilmente confronti con quelli che sono i più quotati esponenti della nuvel vogue dell’indie rock come i Vampire Weekend, i Dirty Projectors li abbiamo già citati.
A nostro modesto parere questi ragazzi del profondo sud hanno più frecce al proprio arco, una musica più solida e ricca di sfumature rispetto alla visione leggermente ampollosa dei due collegiali newyorkesi.
Basta ascoltare il trittico di avvio di Up, Up, Up, Meantime e Saw You First per scoprire tutto il loro fascino e perdersi in un’ondata di energia e spensieratezza. I nostri amici però si dimostrano grandi anche quando rallentano i ritmi come in Go Out All Night con uno spendido organo che stende un tappeto sonoro languido ed indolente sopra cui duettano le voci di Taylor Guarisco e Tiffany Lamson il primo con quel suo timbro tagliente e quasi adolescenziale, la seconda con la morbidezza tipica del soul. Taylor Guarisco ha descritto in modo efficace la visione che anima la band: < <le nostre radici sudiste ci hanno trasmesso questa naturale propensione a vivere lentamente e ad apprezzare la vita così come viene, una cosa che altrove si è completamente persa. Tutto questo si riflette direttamente in ogni aspetto della nostra musica>>.
Quindi, dal momento che l’estate e arrivata da un pezzo, mettetevi comodi, preparare il vostro iPod e godetevi l’indie rock afrobeat della Louisiana.
Autore: Alfredo Amodeo