Nell’era dell’happy hour compulsivo, un certo tipo di musica diventa fondamentale. Come se non si potesse far a meno di una rivisitazione della disco o di una rinfrescata all’house durante il mojito di turno. I bar diventano lounge bar e il chill out non basta.
Munk, aka Mathias Modica (padre dell’etichetta Gomma), ne sa qualcosa, anzi: ne sa davvero tanto, ce lo dimostra il nuovo lavoro “The Bird and The Beat”.
Per l’occasione ha chiamato dodici ospiti, giunti da quasi altrettanti paesi differenti, da Clara Cometti a Lou Hayter, a Pollyester, ha donato loro brani inediti e successi già ballati, poi ha pensato lui stesso a suonare dal vivo tutto ciò che scorre nel disco (drum machines, synt, piano, basso, chitarra, xilofono e percussioni).
Il risultato è bagnato dalla furbizia dell’orecchio intenditore del dj italo-tedesco, che strizza l’occhio allo stivale, la cui lingua è scelta per i nonsense di “La Musica” – successo che ha già fatto discutere un anno fa – e per il rap finale di Kitchen Call. E poi ancora funk, pop ed elettronica.
“The Bear and The Beat” è un album che non disturba neanche chi odia tutti i generi sopraccitati. Ben lontano dall’anonimato, mr. Modica ha messo su una squadra pronta a donare energia di giorno e atmosfera di notte; quattordici tracce ballabili e canticchiabili. Basta avvicinarsi con una buona dose di ironia.
Autore: Micaela De Berardo