È un blues etereo e che puzza di zolfo quello proposto dai Maybe I’m, duo salernitano, dedito ad un folk-blues lo-fi, scarno e primordiale. Nelle otto tracce di questo cd si scende negli inferi della tristezza delle dodici battute, ma si esce anche allo scoperto nel pieno di una tempesta di visioni psichedeliche.
Il sound del duo campano, infatti, risente molto anche della psichedelia di derivazione ’60-’70. L’album parte con la title track, che non solo è intrisa di psichedelia, ma anche di tribalismi, mentre la successiva “Fall” si distende in oltre quattro minuti di musica altamente cervellotica con tastiere simil hammond, che accentuano la propensione per gli anni d’oro della psichedelia. “Into pieces…” si fa circolare, mentre mantrico è il blues folkeggiante, scarno ed acustico di “Pail full of water” quasi quanto “Behind you there is…”. In maniera ariosa ed evocativa viene invece resa “Trentinaria”. Teniamo d’occhio questo duo che se continua così ci riserverà delle piacevoli sorprese.
Autore: Vittorio Lannutti