I bresciani Plan de Fuga, attivi dal 2005, giungono a quest’album d’esordio intitolato In a Minute con una carica esplosiva e grande maturità, quella che ci si aspetta da chi vuole andare lontano, e con le idee chiare su cosa si vuol fare.
Va detto che il gruppo, in ambito indie rock italiano, rappresenta una sorpresa perché questo esordio non ha punti deboli, e soprattutto si ravvedono idee originali, e modelli estetici e concettuali non banali.
Semplificando molto, potremmo collocare i Plan de Fuga, che cantano in lingua inglese e fondano le loro musiche sulle chitarre elettriche e acustiche, sulla costa Ovest degli Stati Uniti, in un momento preciso all’inizio degli anni 90, sullo stesso palco ideale dove si esibiscono Pearl Jam, Red Red Meat e Soundgarden.
Brani travolgenti come ‘Deca Dance’, contengono il seme del funk, mentre ballate come ‘Living Room Light’ ci mostrano un’altra faccia della band, brava a far tutto; poi canzoni in cui c’è il blues, ma un blues moderno, in buona parte legato alla voce di Filippo De Paoli (chitarra, voce), cui si affiancano Marcello Daniele (basso, voce), Simone Piccinelli (tastiere, chitarra, voce) e Matteo Arici (batteria), e ‘This Time’, brano con una interessante appendice jazz nel mezzo.
In a Minute è un disco che ci riconcilia con l’indie rock italiano, e che va persino al di fuori del recinto del genere.
Autore: Fausto Turi