Inizia con Greed, un rock and roll acustico stile anni ’50 il nuovo album di questo talento assoluto che viene da Israele, ma non lasciatevi ingannare: nel finale del pezzo, singole note di chitarra pizzicata introducono toni cupi e inquieti che fanno da introduzione al secondo pezzo, Moonbike, dove il falsetto introduttivo cita il Tom Yorke di Reckoning e di altri pezzi ispirati.
Moonbike già dice tutto dell’album: canzone notturna, alienata, ispiratissima, ti trasporta letteralmente in un altro universo, che è quello della musica geniale che nasce dall’incontro di un impianto rock classico con l’uso dei computer e dei sintetizzatori (alla Radiohead appunto).
L’impianto cupo e notturno dei pezzi continua con Safety in Numbers, ma già da qui si avverte l’altra influenza profonda, oltre al rock occidentale moderno, che ispira le composizioni di questo giovane autore, ovvero la musica jiddish del suo paese natale, Israele.
Non si tratta però di citazioni esplicite, tutt’altro: anche in Yellowbrite Smile l’Jiddish è presente più come ritmo tribale delle percussioni e per la liricità dei brani vocali, eseguiti da Yoav con voce profonda e calda, giovane e fresca.
Insomma, siamo di fronte sicuramente a un capolavoro, ed è soltanto la seconda prova di questo autore di origini rumene (al secolo Yoav Sadan, 32 anni) cresciuto in Sudafrica.
E ovviamente Yoav mette a frutto nella maniera migliore il fatto di essere per ragioni biografiche cittadino del mondo: in Spidersong, per esempio, l’ascendenza gitana degli strumenti di percussione e dei passaggi di chitarra acustica si fonde con un impianto alla Heroin di velvetiana memoria, su cui si innesta il canto disperato e lucido della voce, mentre in Little Black Box la fusione è di nuovo con i Radiohead più cupi. E non è un caso, visto che il produttore di questo secondo album (che segue il successo mondiale di Charmed & Strange del 2008) è Joey Waronker, che ha lavorato con Tom Yorke, Beck, Smashing Pumpkins, e R.E.M, tutti musicalmente citati in questo disco.
Un fenomeno come questo non nasce isolato: è già da qualche anno che la nuova scena israeliana, specie a Tel Aviv, oltre a fornire scrittori di fama ormai mondiale (Yeoshua, Grossmann), sfodera anche talenti nel settore musicale come l’autentico esercito di chitarristi che annovera Oz Noy, Gilad Hekselman, Dida, Yuval Avital, Erez Netz.
Se Charmed & Strange (uscito nel 2008) è stato acclamato ovunque (un tour come spalla di Tori Amos che vende 9.000 dischi off stage in 3 mesi, un premio in Russia come Special Rock Alternative Music Prize, i singoli Club Thing e Adore Adore primi in classifica nelle Itunes chart di Danimarca e Canada i sole 24 ore dall’ascolto in radio) questo Piano di Fuga a prova di Tonto (è così che recita la traduzione del titolo A FoolProof Escare Plan) è più che una conferma, è in pratica la vera consacrazione.
Il talento è di quelli esplosivi, speriamo che riesca davvero a far saltare dalla sedia gli ascoltatori di tutta Europa.
Autore: Francesco Postiglione