Logorroici, stimolanti ed intelligenti, un tantino nervosi, ansiogeni e saccenti, i Uochi Toki tornano con un nuovo disco e due tonnellate di creatività e idee, dopo il buon successo del loro precedente quinto lavoro intitolato Libro Audio del 2009, e anche questo Cuore Amore Errore Disintegrazione è pubblicato da La Tempesta dischi, e mostra uno stile collaudato, in cui alle basi elettroniche di Riccardo “Rico” Gamondi, si sommano i testi parlati di Matteo “Napo” Palma.
La musica elettronica rasenta spesso l’industriale, più raramente è dub o ambient, generalmente è avanguardia varia e astratta.
Esiste stavolta un tema che lega le tracce, ed è l’amore, anzi no: in generale il rapporto uomo donna, con molta attenzione dedicata alla comunicazione e agli errori di comunicazione tra i sessi, nonché al timore di esser fraintesi; così in molte canzoni Napo ci racconta di burrascosi scontri e diverbi con donne con cui non riesce ad entrare in sintonia, ci parla di quella che lui chiama “la magia”, e ci conduce ancora una volta in un sorprendente viaggio nei dettagli della realtà e, aggiungiamo, della mente di un ragazzo metropolitano dell’epoca moderna occidentale.
Lunghe e dense disquisizioni – memorabili quella su Dio, nel brano ‘Dando Origine’ e quella intorno al concetto temporale di “adesso”, in ‘Molteplici Adesso’, che rimanda a certa filosofia di Eraclito – poi incantevoli spaccati della realtà, tra cui (‘Mi Sveglio da Straniero’) una visita guidata a Lubiana, capitale della Slovenia, pretesto una loro data live dell’anno scorso, che vale più di tanti documentari o guide turistiche, e l’incontro coi testimoni di Jeovah ancora in ‘Dando Origine’.
Libro Audio dell’anno scorso aveva un titolo che spiegava bene come le release del duo abbiano un forte carattere letterario, e senz’altro i testi di Napo potrebbero avere vita a sé anche senza musica; tuttavia questo moderno genere musicale che si chiama breakcore, pesca dall’hip hop ma va oltre, rappresenta una sorta di nuova frontiera dell’hardcore, malgrado i puristi inorridiranno; eppure difronte all’omologazione del punk moderno, questi ragazzi sono quanto di più underground ed “estremo” si possa ascoltare in giro in Italia.
Autore: Fausto Turi