Addirittura due in un anno, quasi non ci si crede. Sì ok, non ci sono originali, ma per uno che ci aveva abituati al silenzio, tanto da farci perdere per anni qualsiasi sua traccia, beh non è poco.
A volte ritornano, quindi. In attesa di sapere se Stefano “Edda” Rampoldi darà seguito al suo Semper Biot, come ci disse nell’intervista (www.freakout-online.com/interviste.aspx?idintervista=198) che facemmo qualche mese fa, l’etichetta che lo ha riportato tra noi, la Niegazowana, ci riporta nelle atmosfere di un grande musicista che per troppo tempo si è tenuto ai margini di quel mondo che lo ha venerato e stretto talmente nel suo abbraccio da fargli abbandonare quasi tutto per molti anni. Sul sito, su iTunes e ai concerti, infatti, potrete trovare In Orbita, una sorta di ep – 5 canzoni, tra cui una cover e 4 da Semper Biot – live.
Che Semper Biot fosse una sorpresa nel nostro panorama musicale e che fosse una bella sorpresa lo sanno in tanti. Lo si è scritto “ovunque” e lo si è detto addirittura in una trasmissione che proprio “indie” non è: L’Era Glaciale”; tantissimi i complimenti piovuti addosso a un album che non è proprio di facile ascolto, di una voce scartavetrata e sempre in bilico, di testi complessi e a volte nonsense, ma di una potenza come si trova in pochi album.
Cosa dire di questo “In Orbita” registrato per “In Orbita Sessions” (programma in onda su Radio Capodistria)? Beh, più nudo che mai, questo ep conferma la bellezza di alcune canzoni, riarrangiate, ovviamente, e rafforza la nomination al Premio Tenco come migliore opera prima (andato a Piero Sidoti con “Genteinattesa”, per la cronaca), cristallizzando l’artista milanese sulla cima degli artisti contemporanei italiani. In più, rispetto all’album, troviamo una stupenda cover di Suprema di Moltheni, indicato, sempre nell’intervista, come uno degli autori che maggiormente apprezza.
Per collezionisti.
Edda – Suprema (cover di Moltheni, da "In orbita")
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Autore: Francesco Raiola