Katherine Blamire e Jessica Davies sono due ragazze britanniche, ma hanno soggiornato lungamente in America del Nord, dopo la fine della scuola dove s’erano conosciute negli anni 90, assimilando la musica folk di quelle parti, da cui sono poi giunte ad un’elaborazione della stessa con il folk britannico, e in questo disco d’esordio il duo presenta 11 brani abbastanza suggestivi e dark, come si intuisce dalla copertina, fondamentalmente immersi nel folk semiacustico britannico di inizio anni 70, con il ricorso ad eleganti armonie a due voci, ed uno stile canoro elegante e delicato, che ricorda Jaqui McShee (Pentangle) e Sandy Danny (Fairport Convention), come pure Vashti Bunyan, non trascurando in ogni caso elementi indie folk americani moderni, e così non è difficile riconoscere in alcuni brani – ‘Feeling is Turning Blue’, o ‘Devil in my Mind’ – somiglianze con autrici come Laura Gibson, Beth Orton, Lisa Germano.
La loro musica ha già destato l’attenzione di Jack White (White Stripes) che ha prodotto parte del lavoro, e vi ha pure suonato la chitarra, e di Richard Hawley, che le ha ospitate su un suo disco dell’anno scorso, ma tornando a parlare di Through Low Light and Trees, ribadiamo che ci sembra un lavoro di discreta fattura, con arrangiamenti e ritmiche quasi nulli, esili rifiniture di violino, tutto fondato su chitarre leggermente elettrificate e duetti vocali femminili, ma il risultato finale è ben diverso dai lavori delle CocoRosie, poiché il forte riferimento alla tradizione celtica – ‘Summer Fades’ – qui non si risolve in bizzarrie inconcludenti, ma piuttosto nell’evocazione di favolistici e notturni bozzetti magari poco originali, ma coraggiosi nella loro scelta demodè ed intrisi di tradizione.
Autore: Fausto Turi