Sfido chiunque tra i nostri lettori a scoprire la provenienza geografica dei protagonisti di questa sorprendente uscita discografica, nemmeno tanto battuta dalle altre testate specializzate del settore, ma decisamente degna di figurare tra le segnalazioni nelle playlist di fine anno.
Al primo album dei Microlux , la band campana (ecco svelato il mistero) formata dalla cantante e compositrice Linda Edelhoff (ex voce degli Yumma-Re), dal bassista Fabio Colasanti e dal chitarrista Peppe Biondi, non lascia indifferenti per l’originalita e la professionalità della proposta.
Il trio italo-tedesco aggiorna l’espressione di un minimalismo electro di matrice mittle-europea, illuminando i suoni di una abbagliante luce bianca hi-tech, in certi passaggi persino irreale “B.Yoshimoyo”, ma sufficientemente descrittiva “Anorexia”.
Die Rosen Sind Gesprossen”, catturata nel corso di chissà quali viaggi e trasferte o da ascolti di voci Bulgare, rinchiude in se sofisticate ambientazioni glitch, la cifra dominante nelle otto tracce dell’album ben supportato dalle carezzevoli melodie nu-wave intonate dalla voce di una ispiratissima Linda che rievoca significative interpreti, su tutte Elisabeth Frazer o più recentemente Mara Redeghieri degli Ustmamò.
Autore: g.ancora