Si consolida la pattuglia di giovani sperimentatori di provenienza francese che alla seconda uscita full-lenght realizzano una proposta che valorizza la ricerca di nuove ed inesplorate articolazioni sonore, percorrendo quello spirito errante che fa della musica elettronica la corrente apripista verso nuove frontiere del suono.
Séverine Krouch agli arrangiamenti sintetici ed alla chitarra e Hugues Villette ai battiti elettronici, frequentano la scena dei club parigini già da diversi anni, ma hanno assaporato anche le gioie di esibirsi davanti ad un pubblico più numeroso, aprendo i live-acts di band di maggiore richiamo, come Four Tet, Team Forest…
Il beat che percorre per più di un ora la realizzazione contribuisce a creare una atmosfera austera, persino scheletrica, percorsa dalle rarefatte improvvisazione in loop di tastiere e chitarre spesso abbandonate in dissolvenza, e condotte con impercettibili movimenti fino alla costruzione di lande strumentali che ripercorrono le prime proposte degli Autechre se non i primi vaggiti sintetici dei Labradford.
Autore: g.ancora