Forse il futuro del rock passa per altre strade. Forse Jesse Malin non è il più originale dei rocker in circolazione sulla scena musicale di New York.
Di lui negli ultimi due anni si erano anche perse le tracce. Le voci che giravano parlavano di una artista in crisi indeciso tra pulsioni rock e spinte autoriali e in difficoltà nel trovare una nuova etichetta.
Il suo quinto album Love it To Life è quindi arrivato con un po’ di sorpresa che si è tramutata immediatamente in soddisfazione.
Una spinta decisiva per la realizzazione dell’album è venuta da Ted Hutt, produttore dei Gaslight Anthem, mentre l’ispirazione è venuta dall’incarico dal suo amore per J. D. Salinger e per Catcher In The Rye (Il Giovane Holden).
A Malin era stato anche colto dal desiderio di conoscere la più grande icona della letteratura americana, si era recato quindi a Cornish, New Hampshire, dove Salinger si era rifugiato, ma la polizia, chiamata forse dallo stesso scrittore, lo ha fermato e allontanato dopo essersi accertata che si trattava di un innocuo fan.
Proprio questa avventura ritorna in paio di brani (The Archer e Lonely at Heart).
Love it To Life è certamente il migliore lavoro di Malin perché risolve i suoi dubbi, ripescando il meglio del suo passato. Un rock urbano duro e romantico come è nella natura del rock quello più popolare e immediato.
Malin dimostra qui di avere la personalità del vero rocker alla faccia di chi lo aveva ritratto come una copia un po’ meno bolsa di un Bon. Ne sono testimonianza Burning The Bowery, All The Way From Moscow, St. Marks Sunset, Burn The Bridge, Black Boombox: chitarre, un basso pulsante e ritornelli in stile sixties che rimangono impressi. Inni di pura energia, lividi e veloci. Malin canta con un’anima punk i luoghi, i ricordi, il ritmo della vita che batte nelle strade della Grande Mela. Le fughe in auto verso il New Jersey, gli amori notturni, la vita in perenne bilico tra sconfitta e redenzione. Disco Ghetto con i suoi ritmi spezzati e la sua aria glam potrebbe uscire senza sorprese da Combat Rock dei Clash.
Sono tutti brani che dal vivo fanno un figurone. Se non ci credete fate una ricerca su youtube.
Malin non smette di convincere anche negli episodi più malinconici: Revelations, The Archer e la Lonely at Heart sono come fili che riportano ad affinità elettive mai celate, Jim Carroll, Elliott Murphy, Bruce Springsteen.
< <Il rock’n’roll, per quanto mi riguarda, è l’esorcismo che inizia tutte le notti quando il sole tramonta, la musica inizia e lo spirito comincia a manifestarsi. Un esorcismo che aiuta a dire cose in pubblico attraverso microfoni sporchi e usurati dal tempo. È un modo di buttar fuori tutto il veleno accumulato>>.
Love it To Life onesto, chiassoso e commosso rock. Cosa volete di più di questi tempi?
Autore: Alfonso Amodeo