A vederli nel videoclip di ‘Year’s not Long’ mentre giocano a football americano sotto le palme, in riva al mare, con uno splendido sole, sembrano davvero tre giovani e brufolosi nerd californiani con le camicie a fiori, e invece il trio Male Bonding è di Londra; formatisi nel 2008, il gruppo esordisce ora con quest’album per l’americana Sub Pop dopo varie musicassette e split CD anche con le compagne d’etichetta Dum Dum Girls, musicalmente piuttosto affini, e suonano un noise pop in bassa fedeltà caratterizzato da ritmi frenetici per chitarra, basso e batteria, e pezzi quasi sempre intorno ai 2 minuti di durata; il disco in totale dura circa mezz’ora.
Vaselines, No Age, Wavves e Lovvers sono altre band – le prime due sono pure compagne d’etichetta – che pure praticano lo stesso tipo di garage psichedelico moderno e chitarristico, estremamente istintivo, sostenuto e divertente, che negli Usa va moltissimo in questi ultimi due anni e che lì classificano comunque come pop (noise pop, per l’esattezza…) mentre qui in Italia facciamo un po’ fatica a fare lo stesso, dati i suoni lo-fi, la mancanza assoluta non dico di singoli, ma persino di qualcosa che gli somigli, o di ritornelli, in questo genere di musica cui va riconosciuta una spontaneità autentica e lodevole, pur essendo tutto sommato una deriva dell’indie rock anni 80 di Mudhoney, Dinosaur jr e Pavement, e lo si capisce tanto per cominciare dall’abbigliamento ‘da casa’ ostentato dai musicisti.
Componenti del gruppo sono il cantante e bassista Kevin Hendrick, il chitarrista John Arthur Webb e il batterista Robin Silas Christian. Il 9 Novembre 2010 i Male Bonding hanno una data live fissata all’Estragon di Bologna.
Autore: Fausto Turi