Il flusso sonoro delle lucertole venete è una catarsi ed un’implosione nei meandri più oscuri della psiche di questi tre musicisti.
Con “The Brawl” i Lucertulas pubblicano il loro terzo lavoro. Con una formazione ormai stabilizzatasi già dal precedente “Tragol de rova”, in quest’ultimo album le parti ambient sono sparite mentre l’hardcore è più frastagliato e devastante che mai.
La ricetta sonora, o meglio sonica e cacofonica, è in questo lavoro più vicina alla scuola HC svedese e per simulitudine nostrana ai marchigiani Gerda; da un’altro lato i sound guarda al noise dell’asse One Dimensional Man/Unsane.
Spesso martellanti ed ossessivi i tre musicisti, che in quest’occasione cantano anche quattro brani in italiani, tirano in profondità “The num’s pray” e rendono sincopata “8 hours”.
Il brano più catartico, ma allo stesso tempo più ansiogeno è sicuramente “Carlo’s nightmare”, mentre “Crowing” ha delle strambe venature psichedeliche. “The brawl”, la title-album, è un viaggio agli inferi non soltanto delle tre lucertole, ma anche per chi ascolta e forse il fascino di questo disco sta proprio nel fatto che questi nove brani ci evocano le perversioni inconsce.
Autore: Vittorio Lannutti