Quando senti i Carry All, la prima cosa che ti viene in mente è la California. Avete presente? Uno scenario genere concerto degli Offspring. Intendiamoci, però: non è una delle solite band pop-punk commercialissime a uso e consumo dei ragazzini. Loro sono bravi e sanno quello che fanno. E soprattutto, sono italianissimi, per la precisione della provincia di Udine. Nati nel 2002, conquistano il primo contratto già nel 2004 e due anni dopo firmano con la Warner Cinema per tre pezzi, che vengono inseriti in serie tv di successo come “The O.C.” e “Veronica Mars”. Il primo disco “Emotivhate” vede la luce però solo nel 2008, seguito da numerose date live e soprattutto da un azzeccatissimo singolo, la cover in chiave ska-punk di “What a Feeling” (sì, avete capito bene, la canzone di “Flash Dance”, ricordate la scena in cui lei ballava scatenata nella sua casa-scantinato?).
Oltre a questo però, sono notevoli anche “The Gap”, pezzo tra l’ironico e lo ska-punk, molto veloce ed energico, “Break the silence” che fa venire un’irresistibile voglia di ballare (ed è uno dei pezzi inclusi nelle colonne sonore dei telefilm sovracitati) e “B-fore”, che ricorda a tratti i loro colleghi di stile, i Meganoidi.
Magari qualcuno storcerà il naso, dicendo che sembrano l’ennesima band pop che finge di fare punk ma basta ascoltarli per bene per capire che sono fatti di tutt’altra pasta.
Forse è per questo loro differenziarsi dalle altre band del genere che qui in Italia sono ancora poco conosciuti, mentre all’estero, soprattutto negli States, hanno già un ricco seguito.
L’augurio è che questo non li scoraggi e che continuino per la loro strada, anche perché sono certa che non tarderanno a farsi notare presto da tutti.
Autore: Veronica S. Valli