Continua la ricerca delle radici di Will Oldham, in arte Bonnie “Prince” Billy, che in quest’occasione si è legato a Brian Harnetty, per un disco intimista e che affonda nelle radici del jazz e del folk Usa. Non a caso vi sono due brani tratti dagli archivi della Berea Appalachian sound. Il disco procede con Harnetty che con il suo piano jazz accompagna Oldham in grado di impreziosire tutti i brani con la sua voce aggraziata e suadente. Non solo, è talmente penetrante da entrare nelle viscere e nelle coscienze. A questo risultato i due musicisti sono giunti grazie al clima che i due musicisti hanno respirato durante le registrazioni che si sono svolte in un piccolo centro rurale i non so quale sconfinato confine americano; quindi sessions realizzate in estrema rilassatezza, fatte a tarda notte. Il titolo “Silent city” dunque non è stato scelto a caso. Il clima rilassato non solo si respira, ma lo si vive, dato che nell’album sono state lasciate alcune conversazioni dei due musicisti con la fisarmonica in sottofondo. Tutti i dodici brani hanno una loro profondità ed un tocco speciale ed in ogni caso sono molto variegati tra di loro. Un disco avvolgente, da ascoltare al crepuscolo, da soli o dopo aver fatto l’amore.
Sleeping in the Driveway from Brian Harnetty on Vimeo.
Autore: Vittorio Lannutti