La prima cosa che salta all’occhio quando prendi in mano qualunque disco, è l’artwork. Un’artwork è un pò come un biglietto da visita, ti parla, ti dice se la band ha del senso dell’umorismo oppure se stai per ascoltare un disco cupissimo, se si tratta di ragazzini scatenati ansiosi di fare piu rumore possibile con i loro strumenti o di qualche raffinato dj.
Guardando il disegno della copertina di “Dr. Boondigga and the big BW“, secondo album dei neozelandesi Fat Freddy’s Drop,
mi sarei aspettato di essere sul punto di ascoltare un gruppo punk , ma…sorpresa!
Quello che sento ha i connotati completamente diversi da quello che mi ero immaginato.
Il gruppo ammalia fin dalle prime note l’ascoltatore con un delicato mash up di sonorità soul, jazz , hip hop, reggae e blues che strizzano l’occhio all’old school, pur riuscendo a convivere perfettamente con elementi di elettronica, ambient e trip hop.
Il disco, pubblicato in modo indipendente (nonostante le pressioni sulla band da parte di alcune majors) è frutto di due anni di sessions nell’home studio della band
w riesce a fare sfoggio di tutte le sue diverse sfaccettature tramite interpretazione assolutamente disinvolta e naturale, condita dalla straordinaria voce del cantante Dallas Tamaira che conferisce al sound del gruppo una personalità invidiabile.
Una vera chicca!
Autore: Andrea Caccese