Un disco tributo dedicato alla scena pop alternativa neozelandese degli anni 80-90 dagli artisti contemporanei dell’etichetta tedesca Morr music, affiancato da un secondo disco contenente canzoni invece di questi ultimi, ed ecco che il doppio album ci permette di fare la panoramica sullo stato di salute della Morr, e soprattutto di riscoprire gruppi del passato, di un Paese lontano e tradizionalmente un po’ tagliato fuori dal Mondo, da cui però, grazie ad internet, soprattutto negli ultimi 15 anni abbiamo potuto scoprire artisti interessanti – per la verità soprattutto rock’n’roll, con Datsuns, Veils e D4, ma questo è un altro discorso –. Coinvolti in Not Given Lightly sono tanto per cominciare i pezzi grossi dell’etichetta: i Lali Puna (che suonano i Jean Paul Sartre Experience) e i Tarwater (che suonano i Verlains), e poi come retrovia B.Fleischmann (che suona Chris Knox), Wooden Birds (alle prese con i Bats) ed Electric President (che coverizzano David Kilgour), con contorno di altri artisti tra i quali i sempre più bravi Go Find, American Analog Set e Masha Qrella, in evidenza.
Bella operazione divulgativa, prima ancora che commerciale, Not Given Lightly – sottotitolo: A Tribute to the Giant Golden Book of New Zelands Alternative Music Scene – non è io solito telefonato tributo di band sconosciute a pezzi arcinoti di musicisti del passato, anzi… tutto il contrario: qui abbiamo gruppi in netta ascesa dell’indiepop contemporaneo che suonano canzoni di band ampiamente rimosse; ed il valore aggiunto sta nella sorprendente coesione stilistica dei brani: sembra di sentire un’unica band che esegue brani scritti da un’unica testa: dunque non c’è neanche la carnevalata stordente e cafona delle scalette incompatibili di tanti dischi tributo, con artisti troppo diversi che si alternano senza criterio. E così implicitamente si è portati a rivalutare quella scena di 20 anni fa, poichè sembra sottinteso che quelle band del passato avessero una comunanza stilistica con il modernissimo apprezzato minimal indie pop marchio di fabbrica dei gruppi della Morr; che poi potete approfondire ancor di più nel secondo disco, dove i gruppi dell’etichetta invece presentano i propri brani autografi – ci sono di nuovo B. Fleischmann, Tarwater, Electric President, ma anche semisconosciuti quali Surf City, Seabear, e tanti altri. Più interessante il primo disco con le cover, in ogni caso.
Autore: Fausto Turi