Collettivo musicale aperto, formato da almeno una dozzina di giovani artisti italiani, vagamente dadà sul palco, non inquadrati come un gruppo musicale in senso classico – ossia con ruoli e gerarchie predefinite – e contestatori della logica delle etichette come tramite obbligato per giungere alla gente, gli ZGT hanno lavorato sulla loro musica cercando di giungere a risultati finalmente inediti, originali, e per fare ciò hanno sovvertito il modus operandi tipico di una band, che prevede invece che l’autore scriva le musiche, il produttore le stravolga secondo i suoi gusti e le mode, e i musicisti si trovino a svolgere in sala d’incisione poco più che un compitino, peraltro pesantemente limato al mixer. Gli ZGT sono ritornati invece all’improvvisazione, vera fonte battesimale della musica per un collettivo formato da musicisti capaci di suonare, e da lunghe jam session hanno tirato fuori 8 brani, quasi tutti strumentali, di durata però breve, a dimostrazione del fatto che non sempre l’improvvisazione strumentale debba significare infinite reprise del tema centrale e di ogni possibile sua variazione, fino allo sfinimento dell’ascoltatore. Se c’è una via per suonare post-rock oggi, dopo l’ingorgo del genere negli anni passati, non può che essere nella ricerca di sonorità inedite, e va reso atto agli ZGT di essere riusciti a cogliere una via di rinnovamento, in cui schegge di ambient, jazz moderno e sperimentazione superano la tentazione intellettuale tipica di questi generi, sfociando anche in momenti pop, come ‘Morning Comes’, in cui canta in inglese Angela Tomassone. ‘Risalita Nord’ è invece un brano di 3’55” sui generis, rispetto agli altri: è uno spoken in italiano, eseguito da Giorgio Marsilii, su un flusso musicale ambizioso e moderno, e grazie anche alla presenza più decisa dell’elettronica ricorda molto le canzoni di El Muniria, abortito progetto di Emidio Clementi di qualche anno fa, e contiene una interessante serie di spunti cui potrebbero dedicarsi maggiormente, in futuro, gli ZGT. Buone le impro sperimentali, intitolate ‘Toilet Jam # 1,2,3’, distribuite strategicamente lungo tutto l’album, e molto easy listening ‘The Faster Movimento’, con contributo di tromba: un brano in cui la componente rock emerge di più; così come ‘Boxing a Cometa’, un post rock ma contaminato da umori lounge ed ambient, vera e propria sintesi di tutte le caratteristiche degli ZGT. Pagano, con l’improvvisazione, in termini di efficacia ed immediatezza, per la verità, ma rimangono ammirevoli nello slancio e in vari spunti.
Autore: Fausto Turi