Gli scarni applausi registrati tra un pezzo e l’altro di “Utopia live in Turin” mi lasciano pensare che quella sera del 21 settembre 2008, al La Tòpia Arci Club di Torino, ad assistere al live di Alex Snipers ci fossero solo il barista, la fidanzata del chitarrista e il solito vecchietto che tutte le sere passa di lì per bersi un bicchiere di amaro Averna dopo cena. A conti fatti molto meno persone di quelle che si riuniscono abitualmente nel salotto di casa mia in occasione delle partite dell’Italia durante i Mondiali di calcio o gli Europei… Ma, a pensarci bene, questo sarebbe un aspetto del tutto marginale, ed anzi è proprio in situazioni confidenziali di questo tipo, tra pochi fortunati e in piccoli spazi, che solitamente nasce la giusta alchimia quando si parla di cantautorato folk-blues. Il vero problema piuttosto è che il materiale di questo disco proprio non decolla, e la tanto attesa complicità con l’ascoltatore non si crea praticamente mai: 14 brani privi di sussulti, interpretati dall’ugola di Alessandro Cecchini aka Alex Snipers e dalla chitarra di Daniele Parinetti, con qualche riverbero vocale qua, qualche vaga sfumatura psichedelica là, e più di uno sbadiglio ad intervallare la scaletta. A giudicare dagli applausi in calando nella seconda parte del disco poi, anche il vecchietto dell’amaro Averna deve essersi stancato quasi subito, preferendo rincasare presto piuttosto che arrivare a fine concerto in compagnia di un secondo bicchierino.
Autore: Guido Gambacorta