Macinano riff tellurici con una costanza inaudita i romani Inferno, con il loro sci-fi grind’n’roll. Giunti al secondo cd sulla lunga distanza, dopo un Ep, i romani hanno acquisito maggiore sicurezza e riescono a fondere l’hardcore new school sia di matrice newyorkese (vedi i Sick Of It All), sia di matrice svedese (vedi i Breach), ma non mancano neanche i riferimenti ai nostrani Gerda, con il techni metal di ispirazione N.I.N.. La voce costantemente gracchiante e rabbiosa del cantante Gio, mantiene la tensione sempre a livelli altissimi, ben coadiuvato dalla base ritmica possente e quasi sempre serratissima, grazie anche al sintetizzatore, che in questo caso rende più acidi ed opprimenti i decibel, e la chitarra che si alterna tra scivoloni hardcore e qualche digressione metal. In questi quindici brani, il quintetto romano si lascia andare a qualche intermezzo rilassato, ma giusto il tempo per far riprendere fiato all’ascoltatore, per evitare che gli saltino le coronarie. I deboli di cuore sono quindi avvertiti, è meglio che si astengano.
Autore: Vittorio Lannutti