Sul palco del moderno auditorium Tonhalle di Dusseldorf, i Phonheads ci salgono vestiti casual, ed allegramente si mischiano ai più seriosi – ma in fin dei conti neanche troppo… – quaranta orchestrali dell’orchestra sinfonica di Dusseldorf, e così davanti ad uno sterminato pubblico di trentenni, in un tempio della musica classica, danno vita ad una performance che riesce a sintetizzare elettronica, partitura classica e soul. Il risultato è in questo CD + DVD, che suona come fosse la colonna sonora di un kolossal, e che penso piacerebbe molto ad artisti quali gli europei Jimi Tenor e Barry Adamson, o ai newyorkesi Portishead; la metà delle 9 tracce vedono alla voce Cleveland Watkiss, che dà un profondo spessore soul al concerto, persino afro nella conclusiva ‘A Dance’, dunque definitivamente moderno e pop, mentre nelle restanti tracce, ouverture strumentali, tanti sono gli elementi musicali presenti, dal lounge alla soundtrack anni 60, dal drum’n’bass all’avanguardia di Luciamo Berio e John Cage. Atmosfera inevitabilmente seria sul palco, ma a tratti anche rilassata, ed ai musicisti scappano tanti sorrisi e sguardi complici, come se stessero realizzando una marachella imperdonabile, accostando musica classica e moderna; “siamo partiti da una cantina, e guardate dove siamo arrivati stasera…”, dichiara ad un certo punto Cleveland Watkiss. Bello poi vedere computer, strumenti rock e tastiere analogiche anni 70 mischiate ad un’orchestra sinfonica, mentre una donna, Heike Beckmann, tiene la bacchetta e dirige tutto l’insieme trasmettendo ai musicisti sicurezza quasi con senso materno, perchè si sbagliava, il maestro Von Karajan, quando dichiarava in un intervista che il posto delle donne non è in un’orchestra, ma in cucina, a casa. La critica più snob e conservatrice dirà, certamente, che in queste contaminazioni tra classico e moderno, un’orchestra sinfonica ne esce inevitabilmente limitata, poichè messa in grado di esprimere solo una piccole parte del proprio potenziale, svilita e subordinata dalle più grossolane ritmiche degli strumenti pop, ed in effetti ciò accade al Tonhalle, si prenda ad esempio la comunque efficace ‘Glam’, ma vi sono anche momenti in cui l’intreccio sonoro si dimostra sublime, come in ‘Maracanenses’, strumentale per cui non ci sono proprio aggettivi adeguati. Per il resto: il DVD contiene anche 6 videoclip del gruppo tedesco, contenuti extra, come dietro le quinte, interviste, e bis; molto efficaci le riprese con molte telecamere posizionate dovunque e molto mobili, con microfoni piazzati su tutto il palco. Il concerto pesca composizioni da tutti e 4 gli album realizzati dai Phonheads dal 1999 al 2005.
Autore: Fausto Turi