The New Year è il progetto di Matt e Bubba Kadane, già leader dei seminali Bedhead, e il loro ultimo disco – il terzo in quasi dieci anni – è un piccolo capolavoro.
Un disco autunnale, che qualche anno fa si sarebbe definito senza esitazione “slow-core” (si usa ancora questa definizione, nel 2008?). Un disco dove non c’è una nota fuori posto, ogni cambio di accordo è soppesato a dovere, ogni cambio di tonalità è una piccola scossa alla base di una struttura sonora solida e ricamata con grandissima cura.
“The company I can get” dondola su di un piano malinconico, “X Off Days” abbina una voce dimessa ad un turbine ritmico ossessivo (alla batteria, per la cronaca, c’è Chris Brokaw, ormai considerabile vero e proprio guru della scena indie americana), “The Doors open” sfodera un basso ruggente, “MMV” è una piano-ballad da brividi, l’elettro-acustica “Seven Days and Seven Nights” da’ la sensazione di esplodere da un momento all’altro, ma il suo crescendo non sfocia mai in qualcos’altro, arrivando fino alla fine tanto lento ed impercettibile quanto emozionante. Ma in quasi tutti i pezzi la costante è un fantastico lavoro di intreccio tra i riff e i brevi assoli delle chitarre, che si sovrappongono, compaiono, scompaiono, dialogano costruendo percorsi circolari, ossessivi, austeri e minimalisti. L’intensa “The Idea Of You”, ultima traccia del cd, racchiude un po’ tutti gli umori e le dinamiche del disco: una ballad lenta ma intervallata da intense esplosioni di chitarre in distorsione, una voce quasi rassegnata è accompagnata da musica intensa e profonda. Gran bel disco davvero.
Autore: Daniele Lama