Il trio di Prato firma l’ennesimo lavoro con dieci tracce più un remix (ad opera di Filippo Quaglia aka Q) come bonus track. Il disco è intriso di melodie semplici e fruibili dal sapore malinconico e macchiate da un sound graffiante e rugginoso. Non proprio impeccabile la produzione di Tony Vivona, manca di “verve”, di personalità, anche se le atmosfere sono rilassanti e distese, forse merito degli arrangiamenti per nulla banali, ma nel complesso il disco esprime calma piatta, lascia dietro all’ascolto un alone di silenzio, l’amaro in bocca di chi sperava di non ritrovarsi qualcosa di “ordinario” tra le mani. Tutto il disco stilla tradizione italiana in chiave indie-rock, quella stessa tradizione italiana che non ha il coraggio di osare, che costringe a restare perennemente in una dimensione consunta e obsoleta.
Autore: Mauro Pietra