Basta inserire “19” nel lettore, per essere rapiti dalle atmosfere romantiche e fumose del cantautorato di Adele. Tutto procede secondo le regole dettate dalla voce della ragazza londinese, che, talvolta carezzevole, talvolta decisa, talvolta similmente rotta dal pianto, canta le proprie poesie con la sicurezza di chi sa cosa vuole fare nella vita. Così, se il romanticismo di “Daydreamer” scivola dolcemente sugli arpeggi di chitarra acustica che lo accompagnano, già dalla seguente “Best for last” esce tutta la forza di Adele, che, senza eccedere in sterili barocchismi, arriva a ricordare la Fiona Apple più virtuosa. Proprio questa forza è la linfa di altri brani, quali l’incalzante “Right as rain”, la 50ies “My same” e la vibrante “Melt my heart to stone”. È di malinconia, però, che si cibano i pezzi più riusciti, così, “Chasing Pavements” (primo singolo del disco) contrappone luce e ombra, rispettivamente in ritornello e strofa, “Crazy for you” è un blues dalla nostalgia infinita, ed il finale, “Hometown glory”, è una vera cavalcata da pianoforte, dove la voce di Adele lascia la sua firma inconfondibile.
“19” è quindi un album da ascolto intimo, che, proponendo un cantautorato femminile classico, basato sulla splendida voce protagonista, riesce a rapire i pensieri in 40 minuti di vere e proprie emozioni musicali.
Autore: Alessandro Busi