“Beyond” non è solo un disco. E’ una macchina del tempo. E’ come la DeLorean di “Ritorno al futuro”. Premi play e tutto d’un tratto ti ritrovi catapultato indietro di una quindicina d’anni (o poco meno). “Beyond” non è solo un disco, è una cosa del tutto simile alla madeleinette di Proust: lo ascolti e ti ritrovi faccia-a-faccia con la tua adolescenza.
Sempre che la tua adolescenza comprenda i Dinosaur Jr tra i suoi punti fermi.
Sempre che quel suono, questo suono, faccia parte dell’ingombrante bagaglio emotivo dei tuoi anni da teen-ager.
Cercando per un attimo di tornare obiettivi, diciamo pure che “Beyond” è uno di quei dischi cui anche un fan accanito si avvicina con diffidenza. Il ritorno del “giovane dinosauro” in formazione originale, siamo sinceri, è stato solo uno dei tanti episodi della nuova ondata di futili reunion di cui è piena la storia del rock degli ultimissimi anni.
Era lecito quindi dubitare che J Mascis, Lou Barlow e Murph riuscissero a tornare sulle scene con un buon disco. Salire sul palco per un revival-show è una cosa. Scrivere nuove canzoni degne di un cotanto passato è tutta un’altra storia.
E invece – sorpresa! – “Beyond” funziona. Già dalle prime note di chitarra di “Almost ready”, dal portentoso muro di suono, dall’inconfondibile voce nasale di Mascis, si percepisce che la magia è rimasta intatta. Come se tanti anni non fossero mai passati.
L’impareggiabile capacità di maneggiare melodie dolcissime e distorsioni (“Crumble”, con l’ombra di Neil Young ancora una volta a fare capolino) è indubbiamente emozionante.
Tra assoli a rotta di collo e tonnellate di feedback (“Been there all the time”), c’è come sempre spazio per ballad leggere (“We’re not alone”) e rifugi di intimismo acustico (“I got lost”, cantata in falsetto). Il “figliol prodigo” Barlow è protagonista della splendida, struggente “Back to your heart”, ballata noise in odor di blues, e in “Lighting Bulb”, tra l’immediatezza degli Hüsker Dü più tendenti al pop e lugubri voragini psichedeliche.
Il Dinosauro è tornato, e sembra davvero fare sul serio. A voi non resta che alzare il volume dello stereo a palla. Ci penserà lui a spazzarvi via dalle spalle la polvere degli anni “di troppo”.
Autore: Daniele Lama