Sono passati quattro anni da “One Bedroom” e “Glass”, ultime uscite discografiche dei Sea and the Cake, eppure l’attenzione verso il quartetto Prekop/Prewitt/Claridge/McEntire non è per nulla calata. Quest’ ultimo “Everybody” è già un classico dell’indie rock, di quello americano buono. L’album è composto di dieci tracce, brevi quanto basta, semplici, attraenti e pop al punto giusto! Nonostante il disco non presenti acuti eccezionali, scivola e si lascia seguire una bellezza, e, quando meno te lo aspetti, ti trovi alla traccia “Coconut”, giusto a metà disco, soddisfatto e piacevolmente coinvolto anche grazie alla direzione concettuale e pulita di un sound che non avvisa mai un segno di cedimento e in cui spicca soprattutto la sezione ritmica, sebbene proponi tempi e beat piuttosto genuini.
“Left on”, penultima traccia, porta una variazione sostanziale e vivace al tema, la batteria è continua e incalzante, una chitarra strascica lievi feedback e trasmette energia, mentre l’altra chitarra, più melodica, concilia e modera le patch fino a che la voce di Prekop non entra in grande stile a completare il tutto proprio sul punto più intenso del brano. Per me il miglior pezzo di un disco concepito e coraggiosamente coniato praticamente per… “Everybody”…(scontato ma vero!).
Autore: Luigi Ferrara