Con questo loro terzo i Valentines riescono a stare in perfetto equilibrio tra pop, rock, punk e hard. Caldi e con la passione che il quartetto riesce a trasmettere in queste undici tracce, tutte sempre bene calibrate, e con una giusta dose sia di tensione quanto di irruenza e melodia. La cantante, Vale, poi spicca con le sue doti avvicinandosi in più occasioni alle Sleater Kinney, tuttavia continua a dimostrare una grande personalità. La partenza, con la pretesa di “Do you really wanna die for me?”, è caratterizzata dal piglio punk dei Gun Club, mentre in “Queer tricks” riescono ad andare in profondità con un punk rock teso e allo stesso tempo libero di esprimersi con riff circolari, che diventano più aggressivi in “Kill this modern style”. Quando decidono si spingere ulteriormente sull’acceleratore si avvicinano all’hardcore, senza entrarci mai realmente, ma restando nello speed punk in “City hive”. Con “Hot numbers” i Valentines hanno provato, riuscendoci con ottimi risultati, ad emanciparsi dall’influenza ingombrante dei Ramones.
Autore: Vittorio Lannutti