Ecco i giovani Tecnosospiri, ovvero Claudio e Daniel Marciano, Emanuele Filosa, Fabio Sasso. La pop band di Formia si pone, con questo suo terzo disco, come gruppo di punta della giovane etichetta romana Cinico Disincanto, presso la quale s’è accasata l’anno scorso, e mostra buone potenzialità pop radiofoniche con creazioni perfettamente in linea con un certo tipo di musica giovane estremamente in voga nel nostro Paese in questo scorcio d’inizio millenio: roba tipo Le Vibrazioni, Tiromancino, Negramaro, Lunapop… e riesce anche a caratterizzarsi e distinguersi particolarmente dal mucchio quando osa un po’ almeno dal punto di vista dei testi, come avviene in ‘Domani ed ‘In Auto’, basate su curiose situazioni umane, in effetti tutte da raccontare. La prima delle due, in particolare, ‘Domani’, è un atto di rivolta e al contempo una ben congeniata critica agli aspetti più repressivi dell’ambiente clericale. Romanticismo a tonnellate, poi, e qui le dolenti note, con qualche banalità tipo ‘La Coppia’, l’eros teenager di ‘Vocabolario’ e qualche buon motivo quale ‘Feel Love’. Riguardo le musiche, beh: apparte molta freschezza ed allegria pop estiva non c’è molto da dire, non siamo difronte a sorprendenti novità, e i Tecnosospiri in Primavera potrebbero sfondare esattamente come è successo ai quattro gruppi succitati semplicemente con un tormentone azzeccato, o con un passaggio al festival di Sanremo, dove penso farebbero bella figura riuscendo a catalizzare l’attenzione del pubblico adolescente (se ancora ce n’è uno, lì a Sanremo).
Bella la copertina ed il booklet del CD tutti in colori pastello, ed un bravo anche alla microscopica etichetta Cinico Disincanto, che dopo la pubblicazione di altri artisti come i Cappello a Cilindro, Ila e Andrea Staderini mostra di volersi dedicare alla diffusione di un preciso tipo di musica pop “educata”, in cui i testi delle canzoni contano molto.
Autore: Fausto Turi