Gilles Peterson torna al suo grande amore, la musica brasiliana, e sforna l’ennesima doppia compilation di gran classe!
Primo cd che racchiude 15 perle risalenti agli anni ’60 e ’70: un concentrato di ritmi colorati per una girandola inebriante di trombe e fischietti che ballano la samba, percussioni scatenate, movimenti ariosi, bassi bollenti, arrangiamenti orchestrali e melodie dolcissime, con occasionali influenze del rhytm’n’blues statunitense (“California soul” di Wilson De Neves) e gradite incursioni funky-beat (“Swinga sambaby” del Trio Mocoto). Un vero inno alla gioia “Que baneira” di Evinha, sensualissima “Tereza guerriera” di Antonio Carlos e Jocafi, validi tutti i quattro brani strumentali firmati Antonio Adolfo, Orchestra St Moritz, Dominguinhos e Luis Eca.
Secondo cd dedicato all’attuale melting pot musicale brasiliano, tra la frivola drum’n’bass di Drumagick, l’electro-bossa di Azymuth, l’house latina di Zero DB, gli scossoni ragga di Voltair, il rap dondolante di Rappin’ Hood….. Interessanti le forme di commistione con il jazz: “Beira do mar” di S Tone Inc, con note di contrabbasso prima, di flauto e pianoforte poi, a menare le danze per ancheggiamenti latin-jazz; “Urubu jazz”, un elegante tema be-bop che il sexteto guidato da Bruno E immerge in salsa bossanova; “E so favela” di Seu Jorge, voci leggiadre disciolte in un’onda ritmica che una chitarra acustica cavalca sbarazzina prima del dialogo finale tra sax ed organo.
A quando il prossimo viaggio in Brasile, caro Gilles?
Autore: Guido Gambacorta