Suggestioni cinematiche e percorsi sonori immaginifici, colonne sonore per fiabe d’altri tempi ed inquietudini contemporanee. La musica dei Belle Orchestre, ennesima perla partorita dalla fertile scena musicale canadese, con due membri degli Arcade Fire in formazione (Richard Reed Parry e Sarah Neufeld), racchiude in sé raffinate atmosfere neo-classiche, tentazioni minimaliste e “perturbazioni” avant-rock; soffici, intime melodie ed implacabili cavalcate soniche.
Una strumentazione ricchissima (violino, trombe, corni, campanelle, synth, percussioni, contrabbasso, organo etc..etc..), un approccio per molti versi affine a quello degli Arcade Fire (ma qui non si mostra lo stesso interesse verso la “forma canzone”, tant’è vero che tutti i brani sono strumentali), per un disco che non annoia mai, ma che anzi suona “leggero” in maniera quasi insospettabile, considerando che si tratta in ogni caso di un lavoro che in molti definiranno “colto” ed “impegnato”…
Autore: Daniele Lama