Avevano già colpito i DT’s con “Hard Fixed”, il debutto del 2004 che li segnalava come una delle più promettenti formazioni dell’underground a stelle-e-strisce. A poco più di un anno da quell’esaltante episodio, il gruppo guidato dal boss della Estrus, Dave Crider, e dalla voce mozzafiato della splendida Diana Young-Blanchard, va nuovamente a segno. Questa volta con un disco di cover, “Nice’n’Ruff”, registrato da Jack Endino e pubblicato dall’etichetta spagnola GP. Sottotitolato “Hard Soul Hits vol. 1”, l’album è una nuova bomba sonora firmata dal quartetto di Bellingham. Che si cimenta con dieci classici del soul, del R&B e dell’hard-rock – le tre matrici principali del suono della band – quasi a voler dichiarare apertamente le proprie influenze.
Com’era da attendersi, il risultato è esaltante. I DT’s possiedono energia e carisma, hanno un tiro da paura e personalità da vendere. La chitarra di “Mr. Estrus” è affilata, la sezione ritmica affidata a Phil Carter e Scott Greene una macchina potente e senza sbavature. E poi c’è lei, Diana Young-Blanchard, cantante bianca ma dalla voce nerissima. Una novella Janis Joplin.
Con queste caratteristiche non stupisce che brani immortali del calibro di “Move Over” (tanto per omaggiare il mito della Joplin) o “Crazy ‘Bout You” di Ike & Tina Turner non sfigurino al confronto degli originali. Ma in “Nice’n’Ruff” c’è molto di più: dagli AC/DC rivisitati di “What’s Next To The Moon” a “The Price Of Love” degli Artistics, passando per un classico del R&B quale “The Hunter”, patrimonio da sempre di formazioni hard-rock (dai Free ai Blue Cheer), fino alla chiusura di “Don’t Slander Me” del visionario Roky Erikson.
Dieci brani dalla straordinaria forza comunicativa che, nelle mani dei DT’s, escono vieppiù rinvigoriti. Pronti a colpire cuori, menti e nervi degli ignari ascoltatori.
Autore: Roberto Calabrò