Il rinnovato interesse per il rock australiano non accenna a diminuire e dagli archivi di gruppi ed etichette discografiche saltano fuori casse di materiale raro, inedito o di difficile reperibilità, che finiscono per alimentare operazioni di “archeologia sonora” di indiscutibile valore.
Non fa eccezione “Inner City Sound”, raccolta appena licenziata da Laughing Outlaw che si distingue dalle altre pubblicate negli ultimi anni perché si occupa di fotografare un periodo “oscuro” della scena rock’n’roll dei nostri antipodi: il punk e il post-punk australiano a cavallo tra anni ’70 e primi ’80. Vale a dire l’effervescente movimento underground che gettò le basi per la successiva esplosione dell’Oz-rock in tutti gli anni ’80.
Nel caso di questa antologia, la Laughing Outlaw ha voluto realizzare un’operazione culturale a tutto tondo: il percorso sonoro che si snoda lungo i due CD di “Inner City Sound” segue infatti il filo dell’omonimo libro del giornalista Clinton Walker. L’albero genealogico pubblicato all’interno del booklet serve per inoltrarci nelle oltre due ore e mezza di musica che fanno rivivere l’atmosfera musicale che si respirava in Australia quasi trent’anni or sono. Ed è proprio questo il pregio più evidente di “Inner City Sound”: far comprendere che i più leggendari gruppi dell’Aussie-rock (dai Radio Birdman ai Celibate Rifles, passando per Hoodoo Gurus, Died Pretty, New Christs…) non erano altro che il frutto di un contesto giovanile – sociale, culturale e musicale – dotato di un’incredibile vitalità.
Nelle 57 canzoni di quest’antologia – accanto ai più noti Saints, New Christs, Birthday Party Triffids e Scientists – vengono fuori i nomi di eccezionali formazioni minori che avrebbero meritato successi ben più ampi e non solo un seguito locale o da cult-band.
Manikins, Wet Taxis, Leftovers, Razar, Thought Criminals, Super K, X, Plug Uglies, i Boys Next Door di un imberbe Nick Cave sono solo alcuni dei gruppi che rendono “Inner City Sound” un disco prezioso non soltanto per gli appassionati di rock australiano, ma per tutti gli amanti del verbo punk e post-punk.
Autore: Roberto Calabrò