Lo scalcinato quartetto capitolino consolida la sua attitudine punk con questo secondo lavoro, dopo che l’esordio omonimo del 2003 è andato esaurito e non è stato ristampato. Nel frattempo, intanto Dallas (Manolo Morea basso), Brain (Alessandro Petrozzi batteria), Ego (Pierpaolo De Iulis voce) e lo sfrontato Child (Luigi Quercetti chitarra) si sono sempre più amalgamati sul palco facendo numerosi concerti, aprendo anche per autorevoli nomi del panorama punk-rock internazionale come The Kids, Lords Of The New Church, Fuzztones, Crime e Queers. “Domino” si assesta su un punk’n’roll con notevoli ammiccamenti al glam più vicino agli indimenticabili New York Dolls, in particolare nella stessa title-track, dove aleggia lo spirito perverso di Johnny Thunders. Spesso vibranti, volteggiano con un punk’n’roll di chiara marca ’77 in “Electric chair” e sono irresistibili e vorticosi in “Not enough”. Fortuna che Dallas e Brain, dopo la fine dei Bingo, non si sono dati per vinti e hanno deciso di continuare a suonare puro e semplice punk’n’roll.
Autore: Vittorio Lannutti